La politica è a favore della proroga del superbonus 110% al 2023 e alla sua estensione anche ad altri interventi per favorire la crescita del settore delle costruzioni. Semplificazioni e certezza le parole chiave. È quanto è emerso nel corso del dibattito di ieri, 6 maggio, organizzato dalla Filiera delle Costruzioni ed introdotto dal Presidente Gabriele Buia che rivolgendosi alle forze politiche ha aggiunto “Senza un’azione decisa sul superbonus in tutte le sue emanazioni spegneremo uno dei grandi motori della ripresa del nostro Paese. A volte sento dire che il superbonus rischia di essere una misura che favorisce i più ricchi. Sono d’accordo: se resterà questa selva di procedure, solo chi avrà più risorse da investire potrà trovare il bandolo della matassa”. Non si può quindi pensare di attendere la Legge di Bilancio, dal momento che si rischierebbe di fermare le famiglie, le imprese, le banche nella concessione dei finanziamenti, proprio mentre il superbonus decolla, dopo un avvio faticoso. Non una voce di dissenso negli interventi delle imprese (oltre a Buia, Emanuele Orsini di Confindustria in prima linea, ma anche le filiere industriali, le piccole imprese e gli artigiani). Grande la partecipazione e unanime la risposta dei leader politici all’appello lanciato dalla filiera. Tutte le forze politiche hanno garantito pieno sostegno alla semplificazione e all’estensione della durata di questa misura centrale per la ripresa economica. Tra i presenti Giuseppe Conte e Riccardo Fraccaro per il M5S, Enrico Letta per il Pd, Alberto Bagnani per la Lega, Antonio Tajani per Forza Italia, Pierluigi Bersani per Leu e Davide Faraone per Italia Viva.