Si è svolta giovedì 28 ottobre presso l’Auditorium Conciliazione di Roma l’Assemblea pubblica 2021 di ANCE, cui hanno preso parte anche rappresentanti di ANCE Piemonte e di ANCE VCO.
Pronti!: questo il titolo dell’importante incontro in cui il Presidente ANCE, Gabriele Buia, di fronte ad una platea gremita di esponenti del mondo politico, economico ed imprenditoriale provenienti da tutta Italia, ha ribadito la totale disponibilità del settore a “correre” per realizzare tutte le opere previste dal Pnrr, richiamando altresì la necessità di cambiare le regole del gioco, sia dal punto di vista della politica industriale di settore, che da quello finanziario e fiscale. A raccogliere le numerose richieste avanzate da Buia, portavoce degli imprenditori edili italiani, il Ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che ha riaffermato l’impegno del Governo sulla riforma del Codice contratti pubblici e l’intenzione a continuare la strada del dialogo e della leale collaborazione con le imprese di costruzioni protagoniste di una stagione molto impegnativa.
Numerosi i temi affrontati durante l’Assemblea romana, e tra questi, molti quelli lamentati dalle associate ad ANCE VCO e che costantemente la nostra associazione pone con tenacia all’attenzione delle Istituzioni locali. Con orgoglio, infatti, possiamo affermare che dopo anni di continue segnalazioni, la nostra voce non sembra passata inascoltata ma, al contrario, sembra aver fatto cambiare, almeno in parte, indirizzo ad una politica disattenta e spesso impermeabile alle richieste del mondo dell’edilizia.
Tra le problematiche emerse la necessità di un nuovo Codice snello, che vada a regolamentare in modo univoco e con procedure chiare la materia, già di per sé complicata. Negli anni infatti si è assistito ad una stratificazione di norme e decreti che hanno condotto ad un solo risultato: confusione ed incertezza.
Un ulteriore tema trattato è quello della scarsità di manodopera e di figure professionali adeguatamente formate. L’edilizia finalmente, dopo numerosi anni di immobilismo, si trova di fronte alla prospettiva realistica di un vigoroso percorso di crescita che rischia però di non concretizzarsi proprio per la mancanza di lavoratori: si calcola un fabbisogno nazionale di almeno 265 mila unità tra operai, impiegati, professionisti e tecnici specializzati. A rischio il blocco dei cantieri. Per questo risulta essenziale la sinergia tra gli enti interessati: da un lato le scuole edili, strumenti unici nella formazione dei giovani operai e professionisti, e dall’altro i centri per l’impiego, atti al reclutamento di personale. Erroneamente il lavoro edile viene poi percepito come poco remunerativo; occorre invece sottolineare che il salario base iniziale si aggira intorno ai 1400€. Il cantiere è un luogo altamente stimolante dove numerose professionalità si mettono in gioco sporcandosi le mani, ma vedendo nascere qualcosa di concreto.
Da ultimo poi non è tollerabile assistere alla proliferazione incontrollata di aziende che si improvvisano edili, senza che vi siano verifiche ed in totale assenza di norme di sicurezza. Ne va della credibilità di tutte le nostre aziende sane che si trovano ad affrontare giornalmente tutte le complesse situazioni. Questo problema emerge ancor più chiaramente con l’avvento dei Bonus, in cui il numero crescente di lavori attira imprenditori raffazzonati che, gestendo in maniera scorretta i proventi statali, eludono l’applicazione del contratto edile, non assicurando certezze ai committenti che vanno maggiormente sensibilizzati nella scelta di impresa che operi secondo le regole contrattuali, retributive, di sicurezza, di etica e di correttezza.
ANCE VCO pertanto continuerà a monitorare la situazione e ad informare tempestivamente i propri associati, promettendo loro di far sentire a gran voce quelle che sono le istanze, i problemi e le richieste che un mondo complicato come quello dell’edilizia riscontra sul campo ogni giorno, e facendo rete con le altre associazioni territoriali di categoria per assicurare un più incisivo e duraturo risultato.